default_mobilelogo

Bonus Mobili, 2014

I concetti chiave del Bonus Mobili

Sono 4 i “concetti” essenziali legati al Bonus Mobili, riassunti sinteticamente in questa sezione.

1. Detrazione 50%
La detrazione che può essere sfruttata per l’acquisto di mobili e arredi è stata fissata al 50%. La cifra massima che è possibile ottenere come sconto è di 5.000 euro su una spesa massima sostenuta di 10.000 euro. Esisteva anche una precedente versione risalente al 2009 del Bonus Mobili, ma molto meno conveniente (l’agevolazione prevista era solo del 20%).

2. Il numero delle rate
Il nuovo Bonus Mobili prevede che la cifra da portare in detrazione sia ripartita in 10 rate annuali di pari importo che potrà essere scontata tra gli aventi diritto. Come per quanto riguarda le disposizioni relative alla Detrazione 50% per le ristrutturazioni e alla Detrazione 65% per la riqualificazione energetica, anche per il Bonus Mobili non è previsto un periodo “corto” di ammortamento per i contribuenti over 75 o over 80.

3. Tetto di spesa
La spesa massima per l’acquisto di arredi che può essere portata in detrazione è stata fissata a 10.000 euro. Questa spesa è in aggiunta allo sconto fiscale che si ottiene con la Detrazione 50% per le ristrutturazioni edilizie che rimane fissata a 96.000 euro. Entrambe gli sconti fiscali (Bonus Mobili e Detrazione 50% ristrutturazioni) saranno valide fino al 31 dicembre 2013. Non sono previste ulteriori proroghe nel 2014.

A onore del vero, l’articolo 16 del DL 63/2013 non specifica una data di “scadenza” per il Bonus Mobili. In attesa di un chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’attuale formulazione sembra escludere una fine dell’agevolazione. E la cosa, naturalmente, sembra molto improbabile.

4. Importo massimo della rata
Il conto è presto fatto. Chi porterà in detrazione il massimo importo di spesa coperto dal Bonus Mobili 2013 (10.000 euro) potrà beneficiare ogni anno e per 10 anni di una rata di sconto pari a 500 euro. Anche se il periodo di rientro è più lungo rispetto alla versione 2009 dell’agevolazione sugli arredi, l’importo della rata è decisamente più alto e conveniente.

Le FAQ sul Bonus Mobili 2014 del Governo

In questa sezione pubblichiamo le domande e le relative risposte che gli esperti dell’Agenzia delle Entrate e del Governo hanno fornito sul tema del bonus sugli arredi e che sono pubblicate anche sul portalecasa.governo.it

1. Se le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici sono sostenute prima di quelle per la ristrutturazione, è possibile usufruire del bonus mobili?

Si, a condizione che siano stati già avviati i lavori di ristrutturazione dell’immobile cui questi beni sono destinati. In altri termini, la data di inizio lavori deve essere anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, ma non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’abitazione. La data di avvio potrà essere dimostrata tramite le eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalla legislazione edilizia in vigore, sulla base della tipologia di lavori da realizzare, oppure dalla comunicazione preventiva all’Azienda sanitaria locale, che riporta la data di inizio dei lavori, e, in caso si tratti di lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi, tramite una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

2. Posso fruire del bonus mobili se effettuo interventi di tinteggiatura delle pareti del mio appartamento?

La tinteggiatura rientra fra gli interventi di manutenzione ordinaria, quindi se eseguita nelle singole unità immobiliari non dà diritto alla detrazione del 50% prevista dall’art. 16-bis del Tuir. Di conseguenza chi effettua questo tipo di lavori nel proprio appartamento non può fruire del bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione. Nel caso in esame, pertanto, il bonus può essere fruito solamente dai condomini che effettuino tinteggiature sulle parti comuni degli edifici condominiali. Resta inteso che, se il singolo intervento effettuato sulla singola unità abitativa fa parte di un intervento più vasto di ristrutturazione o di manutenzione straordinaria, l’intervento stesso viene assorbito dalla categoria superiore, aprendo le porte alla fruibilità delle detrazioni per le spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio disciplinate dall’art. 16-bis del Tuir. Si ricorda, per esempio, che gli interventi di manutenzione straordinaria comprendono normalmente anche le opere di pittura e finitura (tipicamente ricomprese in quelle di manutenzione ordinaria), necessarie per completare l’intervento edilizio nel suo insieme. Nei casi in cui, pertanto, la tinteggiatura rientri in un complesso di interventi di categoria superiore realizzati nella singola unità abitativa, sarà possibile fruire anche del bonus mobili.

3. Per l’acquisto di alcuni mobili destinati all’arredo della casa ristrutturata ho pagato con assegno o con finanziamento. Ho diritto comunque al bonus arredi?

Per poter beneficiare della detrazione del 50% in relazione alle spese sostenute per l’acquisto di beni (mobili, elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+, apparecchi televisivi e computer) finalizzati all’arredo di immobili per i quali si fruisce della detrazione del 50% prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, è necessario che il pagamento sia avvenuto tramite carte di debito (es. bancomat), carta di credito, bonifico bancario o postale. Non è consentito, invece, effettuare il pagamento mediante assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Le spese sostenute, inoltre, devono essere “documentate”, conservando la documentazione attestante l’effettivo pagamento (ricevute dei bonifici, ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente) e le fatture di acquisto dei beni con la usuale specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti.

4. L’acquisto di un frigorifero può godere del bonus fiscale anche non c’è stata ristrutturazione edilizia? Il vecchio è stato rottamato con dichiarazione del venditore del nuovo.

È possibile usufruire della detrazione solo nell’ipotesi in cui l’acquisto di un elettrodomestico avvenga in presenza di lavori di ristrutturazione nell’immobile oggetto della specifica agevolazione fiscale. Lo sconto Irpef, calcolato nella misura del 50% su un ammontare complessivo di spesa non superiore a 10.000 euro, spetta infatti per l’acquisto di mobili nonché di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, solo qualora gli stessi siano destinati all’arredo dell’immobile residenziale oggetto di ristrutturazione (articolo 16 del Dl 63/2013). La detrazione andrà ripartita in dieci quote annuali. Sarà peraltro necessario eseguire i pagamenti mediante carte di debito o credito, nonché bonifici bancari o postali, con le medesime modalità già previste per i lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati.

Bonus Mobili, 2014

I concetti chiave del Bonus Mobili

Sono 4 i “concetti” essenziali legati al Bonus Mobili, riassunti sinteticamente in questa sezione.

1. Detrazione 50%
La detrazione che può essere sfruttata per l’acquisto di mobili e arredi è stata fissata al 50%. La cifra massima che è possibile ottenere come sconto è di 5.000 euro su una spesa massima sostenuta di 10.000 euro. Esisteva anche una precedente versione risalente al 2009 del Bonus Mobili, ma molto meno conveniente (l’agevolazione prevista era solo del 20%).

2. Il numero delle rate
Il nuovo Bonus Mobili prevede che la cifra da portare in detrazione sia ripartita in 10 rate annuali di pari importo che potrà essere scontata tra gli aventi diritto. Come per quanto riguarda le disposizioni relative alla Detrazione 50% per le ristrutturazioni e alla Detrazione 65% per la riqualificazione energetica, anche per il Bonus Mobili non è previsto un periodo “corto” di ammortamento per i contribuenti over 75 o over 80.

3. Tetto di spesa
La spesa massima per l’acquisto di arredi che può essere portata in detrazione è stata fissata a 10.000 euro. Questa spesa è in aggiunta allo sconto fiscale che si ottiene con la Detrazione 50% per le ristrutturazioni edilizie che rimane fissata a 96.000 euro. Entrambe gli sconti fiscali (Bonus Mobili e Detrazione 50% ristrutturazioni) saranno valide fino al 31 dicembre 2013. Non sono previste ulteriori proroghe nel 2014.

A onore del vero, l’articolo 16 del DL 63/2013 non specifica una data di “scadenza” per il Bonus Mobili. In attesa di un chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’attuale formulazione sembra escludere una fine dell’agevolazione. E la cosa, naturalmente, sembra molto improbabile.

4. Importo massimo della rata
Il conto è presto fatto. Chi porterà in detrazione il massimo importo di spesa coperto dal Bonus Mobili 2013 (10.000 euro) potrà beneficiare ogni anno e per 10 anni di una rata di sconto pari a 500 euro. Anche se il periodo di rientro è più lungo rispetto alla versione 2009 dell’agevolazione sugli arredi, l’importo della rata è decisamente più alto e conveniente.

Le FAQ sul Bonus Mobili 2014 del Governo

In questa sezione pubblichiamo le domande e le relative risposte che gli esperti dell’Agenzia delle Entrate e del Governo hanno fornito sul tema del bonus sugli arredi e che sono pubblicate anche sul portalecasa.governo.it

1. Se le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici sono sostenute prima di quelle per la ristrutturazione, è possibile usufruire del bonus mobili?

Si, a condizione che siano stati già avviati i lavori di ristrutturazione dell’immobile cui questi beni sono destinati. In altri termini, la data di inizio lavori deve essere anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, ma non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’abitazione. La data di avvio potrà essere dimostrata tramite le eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalla legislazione edilizia in vigore, sulla base della tipologia di lavori da realizzare, oppure dalla comunicazione preventiva all’Azienda sanitaria locale, che riporta la data di inizio dei lavori, e, in caso si tratti di lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi, tramite una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

2. Posso fruire del bonus mobili se effettuo interventi di tinteggiatura delle pareti del mio appartamento?

La tinteggiatura rientra fra gli interventi di manutenzione ordinaria, quindi se eseguita nelle singole unità immobiliari non dà diritto alla detrazione del 50% prevista dall’art. 16-bis del Tuir. Di conseguenza chi effettua questo tipo di lavori nel proprio appartamento non può fruire del bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione. Nel caso in esame, pertanto, il bonus può essere fruito solamente dai condomini che effettuino tinteggiature sulle parti comuni degli edifici condominiali. Resta inteso che, se il singolo intervento effettuato sulla singola unità abitativa fa parte di un intervento più vasto di ristrutturazione o di manutenzione straordinaria, l’intervento stesso viene assorbito dalla categoria superiore, aprendo le porte alla fruibilità delle detrazioni per le spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio disciplinate dall’art. 16-bis del Tuir. Si ricorda, per esempio, che gli interventi di manutenzione straordinaria comprendono normalmente anche le opere di pittura e finitura (tipicamente ricomprese in quelle di manutenzione ordinaria), necessarie per completare l’intervento edilizio nel suo insieme. Nei casi in cui, pertanto, la tinteggiatura rientri in un complesso di interventi di categoria superiore realizzati nella singola unità abitativa, sarà possibile fruire anche del bonus mobili.

3. Per l’acquisto di alcuni mobili destinati all’arredo della casa ristrutturata ho pagato con assegno o con finanziamento. Ho diritto comunque al bonus arredi?

Per poter beneficiare della detrazione del 50% in relazione alle spese sostenute per l’acquisto di beni (mobili, elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+, apparecchi televisivi e computer) finalizzati all’arredo di immobili per i quali si fruisce della detrazione del 50% prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, è necessario che il pagamento sia avvenuto tramite carte di debito (es. bancomat), carta di credito, bonifico bancario o postale. Non è consentito, invece, effettuare il pagamento mediante assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Le spese sostenute, inoltre, devono essere “documentate”, conservando la documentazione attestante l’effettivo pagamento (ricevute dei bonifici, ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente) e le fatture di acquisto dei beni con la usuale specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti.

4. L’acquisto di un frigorifero può godere del bonus fiscale anche non c’è stata ristrutturazione edilizia? Il vecchio è stato rottamato con dichiarazione del venditore del nuovo.

È possibile usufruire della detrazione solo nell’ipotesi in cui l’acquisto di un elettrodomestico avvenga in presenza di lavori di ristrutturazione nell’immobile oggetto della specifica agevolazione fiscale. Lo sconto Irpef, calcolato nella misura del 50% su un ammontare complessivo di spesa non superiore a 10.000 euro, spetta infatti per l’acquisto di mobili nonché di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, solo qualora gli stessi siano destinati all’arredo dell’immobile residenziale oggetto di ristrutturazione (articolo 16 del Dl 63/2013). La detrazione andrà ripartita in dieci quote annuali. Sarà peraltro necessario eseguire i pagamenti mediante carte di debito o credito, nonché bonifici bancari o postali, con le medesime modalità già previste per i lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati.